Archivio per la categoria ‘Lista Civica

“Edilizia scolastica: ennesimo fallimento di questa Giunta” Comunicato stampa dd 07 gennaio 2011   Leave a comment

Per l’ennesima volta il Centro Destra triestino, da 10 anni alla guida del Comune, si prodiga in annunci di grandi progetti. Progetti che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono limitati all’annuncio e non alla loro concretizzazione.

Tocca ora alle scuole.

Già nell’ottobre 2009 il Sindaco dichiarava che entro la fine del proprio mandato tutte le scuole sarebbero state ristrutturate. A qualche mese dalla fine proprio di quel mandato, siamo in altissimo mare:scuole fatiscenti, ricorso a continui rattoppi di emergenza in quasi tutte le strutture, classi e spazi comuni insufficienti e insicuri, programmazioni di lavori raramente rispettate.

Di fronte a questo sconsolante bilancio e difronte alle promesse completamente disattese, il fatto prendere un impegno sul lungo termine anche , e sopratutto, per i Sindaci che verranno, appare una squallida proposta pre-elettorale e la solita azione di questi amministratori “del dire” .

Perchè dalle dichiarazioni dell’Assessore Rossi, vista la sua pregressa esperienza ai Lavori Pubblici, apprendiamo che i tempi dei politici per metabolizzare la situazione esistente e proporre delle alternatve è stimabile in circa 10 anni. Dieci anni di quello che si potrebbe stimare quale un “approfondito studio” portano, addirittura, alla proposta di una pianificazione trentennale delle opere.

Ammirando la lungimiranza di tali progetti, constatiamo amaramente che le parole e le promesse di questa classe politica resteranno una flebile eco nei corridoi, nelle classi e nelle palestre delle strutture che i nostri figli frequentano.Oggi.

Aris Prodani

gruppo Beppe Grillo Trieste
lista civica TRIESTE 5 STELLE – beppegrillo.it
www.gruppobeppegrillo.it
www.trieste5stelle.it

http://www.trieste5stelle.it/2011/01/07/edilizia-scolastica-le-solite-parole-comunicato-stampa-del-07-gennaio-2011/

 

GRILLINI VERSO LE ELEZIONI – ”Lista Trieste 5 stelle” in corsa solo al Comune – Il Piccolo 17 settembre 2010   Leave a comment

Paolo Menis: «Chiediamo l’abolizione della Provincia e quindi non ci saremo»

Cinque stelle per illuminare il futuro di Trieste. È l’immagine scelta dall’omonima lista civica che si rifà a Beppe Grillo e che sarà presente alle prossime elezioni comunali. «Alle provinciali invece non ci saremo – spiega il presidente del Coordinamento della lista Cinque stelle, Paolo Menis, con ogni probabilità il candidato sindaco del movimento – perché uno dei nostri obiettivi è proprio l’abolizione degli enti provinciali». Dieci i punti del programma: la promozione delle energie alternative e il risparmio energetico, la progettazione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti che superi l’utilizzo dell’inceneritore («sempre e comunque – sottolinea Menis – un elemento inquinante»), la difesa dell’acqua come bene pubblico, il potenziamento del trasporto pubblico con relativa progressiva chiusura al traffico del centro storico, l’aumento del verde urbano, la difesa del diritto alla salute («che deve prevalere sulla libertà delle aziende, come la Ferriera, di inquinare»), il potenziamento del porto, il coordinamento permanente degli operatori del settore sociale, l’applicazione della regola della trasparenza amministrativa e della partecipazione dei cittadini alle decisioni, la riorganizzazione del settore turistico.Menis chiarisce che «la Lista Trieste 5 Stelle” non è di destra o di sinistra, ma è avanti rispetto a tutti gli altri raggruppamenti». Sul piano delle alleanze è tutto ancora da decidere: «Per il momento – precisa il presidente – non abbiamo deciso nulla su questo fronte e la stessa candidatura a sindaco dovrà essere valutata in seguito». Assieme a Menis, ieri, al tavolo dei relatori, c’erano anche Stefano Patuanelli, componente del Coordinamento della lista e membro del direttivo dell’Ordine degli ingegneri di Trieste, Barbara Belluzzo e Aris Prodani. Menis ha invitato a frequentare il sito http://www.trieste5stelle.it, «dov’è possibile partecipare attivamente al forum virtuale – spiega – formulando proposte e indicando temi da approfondire». Nel corso dell’incontro è stato ribadito da parte dei grillini la posizione favorevole al mantenimento del doppio turno per l’elezione del sindaco.Ugo Salvini

Il Piccolo – 17 settembre 2010

Turismo a Trieste: “Agli slogan di ‘gente unica’ bisogna far seguire atti concreti” Intervista ad Aris Prodani   Leave a comment

Turismo a Trieste: “Agli slogan di ‘gente unica’ bisogna far seguire atti concreti”di enrico maria milic

Bora. la 16 settembre 2010

Alcuni giorni fa una novantina di imprenditori del turismo triestino si sono dati autonomamente appuntamento ad un evento pubblico al Savoy per discutere dei problemi del turismo in città.

Abbiamo intervistato Aris Prodani, uno degli organizzatori.

Negli ultimi anni Trieste si è scoperta meta turistica. Puoi darmi alcuni dati?

I risultati in termini di presenze e arrivi segnalano un continuo aumento, spalmato su tutti i mesi dell’anno. Si tratta certamente di una ventata d’ossigeno in termini occupazionali ed economici per il settore, come per tutta la provincia. Nonostante il congressuale abbia subito, per una serie di fattori contingenti, un drastico ridimensionamento, la città nel complesso sta crescendo, frutto di un generale trend positivo delle città d’arte, di alcune campagne promozionali sia degli enti preposti che di molti singoli operatori, senza dimenticare il riflesso della vicinanza geografica ad aree intensivamente turistiche come Slovenia e Croazia.

Ha nominato la “città d’arte”. Che ne pensi?

Non intendevo certamente la delibera comunale sull’attribuzione dello status di città d’arte a Trieste risoltasi con una battaglia legale tra Comune e Regione relativamente alle aperture di certi esercizi commerciali. Se di arte bisogna parlare, e quindi di mostre, nonostante ci siano a disposizione dei contenitori meravigliosi, non è su quel settore che si è puntato: “ Mila e la notte” con 71 visitatori giornalieri di media al giorno o “Renata Tebaldi profonda e infinita “ con 33 sono dati difficilmente difendibili.

Nonostante le mostre, Trieste attira comunque, mi pare.

Questo è vero. Molte città come Treviso o Ferrara hanno puntato proprio su un certo tipo di mostre quale biglietto da visita. Ed ha funzionato. Trieste, invece, manca di una propria identità. Bisognerebbe decidere se vogliamo essere capoluogo di crociere, attrazione internazionale con un Parco del Mare, o puntare su altro. Una volta deciso questo punto fondamentale con le relative linee di prodotti, è necessario organizzare e coordinare le azioni a sostegno, non lasciare che siano proposte isolate.
Mancando una proposta unica, diventa complesso elaborare le necessarie strategie sul medio e lungo periodo, si naviga “a vista”. Se, come è stato fatto negli ultimi anni, vogliamo essere un po’ di tutto, il rischio è che si disperdano inutilmente tempo, energie e denari.

A me pare che la promozione di alcuni enti pubblici lasci un po’ a desiderare, però. Come lo spieghi?

E’ questo il punto. Il turistico non è un settore in difficoltà rispetto ad altri ed ha potenzialmente grandi margini di sviluppo, sopratutto a Trieste: non necessita di grandi investimenti ed infrastrutture, ma di maggior coordinamento tra gli operatori e tra operatori ed enti, ponendo come priorità delle azioni da parte delle istituzioni l’impulso alla creazione di una cultura dell’ospitalità, tutt’ora limitata. Già operando in questa direzione i risultati potrebbero essere di gran lunga più soddisfacenti. E Trieste, vista la profonda crisi in cui si trova, avrebbe la possibilità di crearsi un suo spazio e di trarre linfa vitale da un settore “nuovo”.

E’ vero che siamo in una regione “ospite di gente unica”? Che ne pensi della cultura dell’ospitalità di questo territorio?

Bisogna far seguire agli slogan le azioni concrete. Una cultura dell’accoglienza non si costruisce dall’oggi al domani, è un processo lungo, ma bisogna cominciare. Anche dalle cose piccole, di immediata realizzazione, che noi, vivendo in città non notiamo, ma che, per un turista, sono fondamentali.

Per esempio?

Di esempi ne abbiamo parecchi. Pochi sono gli esercizi pubblici con menù plurilingue, carenti sono gli stalli per la sosta dei pullman (dietro alla Tripcovich sono 11..), scarsa è la conoscenza di lingue straniere in molti esercizi commerciali, difficile il reperimento delle informazioni sia sul web dove non esiste un sito promozionale ufficiale relativo alla provincia che sia aggiornato e completo, sia all’info point di Turismo Fvg.
Lo spostamento di quest’ultimo, tanto per entrare ancor di più nel concreto, non è stato spiegato agli operatori ed agli esercizi commerciali; e, oltre tutto, non è raggiungibile da un turista che voglia seguire le indicazioni stradali: quest’ultime davanti alla stazione dicono di proseguire verso le Rive, poi si può arrivare fino a Rabuiese perchè non se ne trovano più. Questo fa la differenza tra una città ospitale e una che non invoglia un turista a ritornarci.

E le istituzioni?

Mi attengo ai fatti. L’esempio del Parco del Mare, di cui si parla dal 2004, credo possa rappresentare il metro di valutazione. Progetti faraonici, perchè è solamente l’ultimo di una lunga serie, he proiettano in un futuro indefinito la fantomatica soluzione dei mali della città, facendo si che il presente venga trascurato.
Ma si potrebbero citare i casi del colpevole ritardo nella realizzazione di un palacongressi moderno, di una Fiera che sopravvive in eterno passivo, di un settore crocieristico del cui reale ritorno economico o di immagine non è mai stato fornito un dato, di un numero imprecisato di fiere e manifestazioni ripetitive e decontestualizzate organizzate con i gazebo, di tavoli tecnici con gli operatori proclamati in tutte le salse ma mai organizzati. La risposta è venuta direttamente dagli operatori una decina di giorni fa, con il primo di una serie di incontri organizzati autonomamente. Le proposte concrete di “fare sistema” e di attivare una piattaforma di confronto tra gli stessi sono state salutate entusiasticamente dai presenti. E questo la dice lunga.

“Rigassificatore:coinvolgimento della cittadinanza inesistente” di A.Prodani   Leave a comment

“Rigassificatore:coinvolgimento della cittadinanza inesistente”

Il Piccolo del

 

Volendo proporre una sintesi della vicenda Rigassificatore, non si può che esser assaliti da un profondo senso di rabbia e abbandono.

Questa sgradevole reazione è motivata dall’assoluta disinformazione che le Istituzioni, hanno espressamente incentivato. I nostri rappresentanti si sono riempiti la  bocca con i presunti benefici alla cittadinanza in termini di occupazione, royalties, introiti fiscali e ridotti costi energetici, mentre temi fondamentali quali la sicurezza e l’impatto ambientale sono stati minimizzati se non addirittura fatti oggetto di ironia.

Compito primario delle istituzioni dovrebbe essere quello di garantire, nel limite del possibile, il benessere dei cittadini. Nel caso specifico, il nostro benessere è rappresentato da una seria valutazione dei vantaggi e degli svantaggi (vedi pericoli) che un impianto del genere comporterebbe per la nostra città. Invece, sia il Comune di Trieste che la Provincia si sono concentrati esclusivamente sui primi. Un’analisi rigorosa, attraverso l’interessamento delle numerose istituzioni scientifiche presenti sul territorio avrebbe dovuto essere la logica priorità. Ma nulla di tutto ciò è stato fatto. Hanno dovuto pensarci, invece, due comuni minori della provincia, le associazioni , i comitati, il governo sloveno, la Magistratura e la Uil dei Vigili del Fuoco.

Dalle analisi e dagli studi condotti sono emerse tante anomalie, lacune ed irregolarità presenti nella documentazione prodotta da GasNatural, nonché sono maturati dei concreti sospetti riguardo alla superficialità con cui il Ministero competente ha rilasciato le necessarie autorizzazioni.

Di fronte a tali risultati, un’amministrazione dotata di buon senso e mossa dalla diligenza del buon padre di famiglia avrebbe dovuto aprire una riflessione pubblica atta a promuovere la trasparenza e la condivisione. Invece, il sindaco Dipiazza, l’ onorevole Menia ed una nutrita rappresentanza bypartisan di politici locali, stanno utilizzando la loro posizione di forza per evitare ogni confronto con il mondo scientifico, con i gruppi e con le associazioni che cercano di far emergere gli aspetti lacunosi del progetto.

A prescindere da come questa vicenda andrà a finire, possiamo già dire che è stato leso il diritto di noi cittadini di ricevere un’informazione trasparente e completa e di partecipare attivamente alle decisioni che andranno pesantemente ad influire sull’aspetto e lo sviluppo della nostra città.

Aris Prodani

Gruppo Beppe Grillo Trieste 5 stelle

 

“Sul carnevale in Consiglio Comunale: tra annunci di querele e gli insulti di Dipiazza” Bora.la 18 gennaio 2009   Leave a comment

 

Riceviamo da Aris Prodani, del Gruppo Beppe Grillo – Trieste
 
Circa alle 21.00 una decina di persone del GBG ts sono entrate in aula. Aperta la porta, ci siamo trovati il consigliere Rossetti (AN) in piedi ad urlare verso i banchi dell’opposizione “Voi non potete rivolgervi in quaesta maniera nei miei confronti!!!…”. Si vede che stava terminando la bagarre causata dal famoso lancio di Omero.
Il nostro ingresso ha improvvisamente causato il termine della baruffa. Si è creata, però, un’atmosfera surreale, di quasi assoluto silenzio, motivata dal fatto che tutti i nostri rappresentanti si chiedevano bisbigliando chi mai fossero quelle persone interessate a vedere quello spettacolo, al momento ancora gratuito (!!!).
Trascorso qualche minuto, è stata promossa una pausa di mezz’ora che, come si poteva dedurre, è durata molto di più..
Alla ripresa dei” lavori”, il presidente del Consiglio Pahor ha portato alla Brandi ed al Consiglio le scuse di Omero (oramai espulso dall’aula e quindi senza diritto di parola). La Brandi non ha accolto le scuse e con la voce rotta dall’emozione ha giudicato intollerabile e non scusabile il comportamento di Omero essendo andato, quest’ultimo, oltre ogni limite accettabile del confronto tra esponenti di schieramenti contrapposti.
Terminato l’intervento della Brandi, nuova sospoensione dei lavori per permettere la lettura degli emendamenti da parte dei capogruppo.
Si ricomincia alle 23.25, alla “grande”.
1 – Baruffa Pellarini ( AN ma esponente dei bandelli boys )-Lippolis ( AN ). Quando Pellarini, sottolinea il voto favorevole all’emendamento di Edera (vedi 2) ed esprime a nome del Popolo Triestino delle Libertà (BandelliBoys) la condivisione dell’emendamento in oggetto. Lippolis epiteta il gruppo dei BB come Banda Bassotti. Pellarini, dopo aver annunciato che la cosa potrebbe essere oggetto di una querela, risponde che” in altri tempi, in altre età, ed in altri luoghi la cosa tra loro due si sarebbe risolta fuori dalla porta”… gazzarra in consiglio e nuovi annunci di querele.
2 – Edera presenta due emendamenti a proposito di 50.000 euro da assegnare alla scuola Biagio Marin, viste le condizioni della struttura che versa in uno stato deprecabile (anche dal punto di vista igienico sanitario) denunciate almeno da tre anni dalla Commissioni Consiliari. Si sottolinea che non si comprende il motivo per cui il Sindaco non abbia fatto propro quell’emendamento, anche alla luce del fatto che le commissioni consigliari, di cui fanno parte esponenti di maggioranza e di opposizione, si erano espresse concordemente nel valutare le condizioni della scuola dopo numerosi sopralluoghi. Votano a favore l’opposizione e i Bandelli Boys, maggioranza contraria….
3 – Porro (anche lui dei BB e di provata fede cattolica ) si rivolge a Dipiazza per chiedergli un commento alla dichiarazione rilasciata qualche mese fa relativamente al completamento delle ristrutturazioni di tutte le scuole del comune entro fine mandato… Dipiazza: “Porro, lei va troppo a Medjugorje..”. Eloquente e si scatena un’altra baruffa.
Tutto accade in 30 minuti. Il consiglio prosegue, ma credo di aver visto abbastanza. Eravamo lì per partecipare ad un momento rilevante dell’attività politica cittadina come l’approvazione del bilancio del Comune, che prevede investimenti in lavori pubblici per 140 milioni ed un bilancio complessivo di 615 milioni di euro. Spese importanti, decisioni importanti. Ma l’interesse dei cittadini, in quell’aula, è secondario: priorità hanno le beghette interne ai partiti, i rancori personali, gli interessi di schieramento. Tutto il resto è secondario .La scuola Biagio Marin ringrazia.
Aris Prodani, del Gruppo Beppe Grillo – Trieste
 

“Friulano e Barcolana, una polemica sterile. E anche annunciata da tempo” Il Piccolo 27/10/2010   Leave a comment

Stupisce che molti esponenti politici locali, in primis quelli che siedono tra la maggioranza in Consiglio regionale, ma seguiti a ruota da quelli comunali, si siano scandalizzati della sponsorizzazione della Barcolana da parte dell’Ersa con il marchio del vino Friulano.
Stupisce la reazione, avviata con una notevole contro-campagna mediatica atta a rimarcare la tipicità locale della regata, con tanto di magliette, foto ricordo, camion-vela. Stupisce che nei mesi precedenti la Barcolana nessuno di loro abbia, perché non si può certamente pretendere che siano a conoscenza delle attività dell’assessorato all’Agricoltura né della destinazione di parte dei due milioni di euro regionali alla promozione dell’ex-Tocai, almeno, letto il giornale. Infatti, nell’articolo del Piccolo del 9 aprile 2010 intitolato “E il Friulano sponsorizzerà la Barcolana” si annunciava a chiare lettere che la promozione regionale del vino avrebbe toccato anche la regata triestina.
Credo che le conclusioni si possano trarre facilmente. Attribuire al Friuli la precisa volontà di fomentare le divisioni ed il campanilismo tra le diverse aree regionali e di sfavorire in tutto e per tutto il capoluogo regionale, proporsi quali difensori della triestinità e vestire i panni di agnelli sacrificali davanti allo strapotere dei politici friulani (che restano sempre compagni di maggioranza), pare sia la strada che i nostri consiglieri tipicamente triestini vogliano percorre.
Un elemento positivo, però, è riscontrabile. I nostri rappresentanti in Regione ed in Comune hanno dimostrato, con la succitata contro-campagna, di disporre di notevoli energie ed idee. Se le direzionassero, però, nello svolgere il compito per cui sono stati eletti , facendo valere le istanze provenienti da più parti a sostegno della promozione locale, come per esempio uno spazio “degno” per Trieste nel mega stand di Turismo Fvg alla Borsa del Turismo e non un banchetto di un metro di lunghezza, adesso parleremmo d’altro. Ma non sarebbe funzionale alla “loro” politica.

Aris Prodani – Lista Civica Trieste 5 Stelle – beppegrillo.it