Via Margherita – Carteggio con Ambasciate USA e GB – 16 marzo 2015   Leave a comment

1. CARTEGGIO CON AMBASCIATA USA

A. LETTERA INVIATA IL 19 FEBBRAIO 2015

S.E. John R. Phillips,

Ambasciatore straordinario e plenipotenziario

Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia

R O M A

Roma,19 febbraio 2015

Ill.mo Signor Ambasciatore,

Vorrei portare alla Sua attenzione una richiesta scritta inviata al Console generale del Stati Uniti a Milano, da parte del Sig. Bruno Zonch di Trieste il 27 agosto 2014.

Pur consapevole delle molteplici attività che impegnano i servizi diplomatici statunitensi in Italia, sarei molto grato qualora si potrebbe fornire un cortese cenno di riscontro alla richiesta del Sig. Zonch. Si tratta infatti di una vicenda giuridica complessa, risalente all’amministrazione di Trieste (Zona A) da parte del Governo Militare Alleato.

Mi permetto, ad ogni buon fine e per completezza dell’informazione, di accludere la lettera del Sig. Zonch inviata al Console generale del Stati Uniti a Milano.

Lo Studio Legale Mangazzo di Roma è in possesso di tutta la documentazione pertinente la costruzione del “complesso condominiale di via Margherita n.4. 4/1, 4/2 e 4/3” a Trieste che consente una ricostruzione puntuale dell’ “iter Amministrativo 1949-1954 intercorso tra G.M.A. e Provincia di Trieste”  e che mette a  disposizione dei Suoi Uffici  per un  riscontro a conforto delle legittime rivendicazioni degli inquilini.

Ringrazio fin d’ora per la cortese attenzione e per quanto potrà fare. Sono disponibile, se lo riterrà opportuno, ad un incontro che possa meglio chiarire la vicenda.

Voglia credere, Signor Ambasciatore, ai sensi della mia più alta  considerazione.

Aris Prodani

Deputato della XVII Legislatura

Camera dei Deputati
ROMA

B. RISPOSTA VIA MAIL DELL’AMBASCIATA USA – 20 FEBBRAIO 2015

Oggetto: sua lettera

Gentile Onorevole Prodani,

Le scrivo a nome dell’Ambasciatore Phillips e La ringrazio per averci inoltrato la lettera del 27 agosto 2014 inviataLe dal Sig. Bruno Zonch quale rappresentante degli interessi degli abitanti del palazzo in Via Margherita numero 4, 4/1, 4/2 e 4/3 a  Trieste, e per aver portato la questione alla nostra attenzione.

Abbiamo subito fatto una ricerca accurata nei nostri archivi, dove abbiamo purtroppo constatato che non abbiamo più nulla risalente al 1952.  Allo stesso modo, neanche gli archivi del nostro ufficio per il contenzioso militare risalgono così indietro nel tempo.

Inoltre, la ricerca di documentazione connessa diventa ancora più difficile dato che il Governo Alleato Militare, una istituzione separata e indipendente da noi, cessò di esistere nel mese di dicembre 1947, con la cessazione definitiva della Commissione Alleata di Controllo, a seguito dell’entrata in vigore del  Trattato di Pace.

E’ dunque con grande dispiacere che Le devo comunicare la nostra impossibilità di esservi di aiuto nel cercare di risolvere questa questione.

La ringrazio di nuovo e colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti,

Kelly Hapka

First Secretary Deputy Pol-Mil Counselor
U.S. Embassy
Rome

C. REPLICA DEL 10 MARZO 2015

Gent. Dott.ssa Hapka

RingraziandoLa per l’interesse dimostrato, vorrei porre alla Sua attenzione alcune osservazioni.

In virtùdel Trattato di Pace del 1947, la Commissione Alleata di controllo cessò di esistere nel dicembre 1947, ma il territorio comprendente l’area di Trieste fu amministrato dal Governo Militare Alleato del Territorio Libero di Trieste (A.M.G. F.T.T.) dal 15 settembre 1947 al 26 ottobre 1954.

Stupisce come in nessun archivio possa essere rintracciabile la documentazione relativa al caso ed al periodo storico in oggetto.

Comunque,come già indicato nella lettera inviata lo scorso agosto dal Signor Zonch, in qualità di rappresentante degli interessi degli abitanti dei palazzi di Via Margherita numero 4, 4/1, 4/2 e 4/3 a Trieste, lo stesso signor Zonch ha reperito tutta la documentazione relativa al caso presentato presso l’Archivio di Stato di Trieste. Il fascicolo completo è depositato presso lo studio dell’avvocato Mangazzo di Roma.

Pertanto,pur mancando nei Vostri archivi tale documentazione, il Signor Zonch e, per Suo conto, lo studio dell’avvocato Mangazzo sono disponibili ad un urgente incontro che il Sig. Ambasciatore voglia loro accordare al fine di visionare i documenti in loro possesso e poter, con il Suo aiuto, dirimere la questione.

Come avrà di certo potuto comprendere, la situazione dei quaranta inquilini di Via Margherita e dei loro eredi si fa giorno dopo giorno più critica, in quanto essi risulterebbero già proprietari degli alloggi loro concessi ( in base agli ordini del GMA N. 117/49, 222/49, N. 150/50 e degli avvisi N. 15 dd. 09.06.1949 e n. 26 dd. 29.09.1949 e della lettera di riferimento AMG/FTT/PS/501  dd. 31.12.1949 ) ma costretti o a riacquistare gli immobili di cui sarebbero già proprietari dal 2002 o ad essere sfrattati.

Trattandosi di una situazione paradossale ed interessando persone con un’età media elevata, credo che l’intervento da parte delle istituzioni competenti, tra le quali il governo statunitense, debba rivestire una eccezionale priorità.

Confidando in una Sua pronta risposta, Le invio i miei più cordiali saluti.

Aris Prodani
Deputato XVII Legislatura
Segretario X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo
Roma

2. CARTEGGIO CON AMBASCIATA UK

A. LETTERA INVIATA IL 19 FEBBRAIO 2015

S.E. Christopher Norman Russell Prentice,

Ambasciatore straordinario e plenipotenziario
Ambasciata del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord in Italia
ROMA

Ill.mo Ambasciatore,

Vorrei portare alla Sua attenzione una richiesta scritta inviata al Console generale del Regno Unito a Milano, da parte del Sig. Bruno Zonch di Trieste il 27 agosto 2014.

Pur consapevole delle molteplici attività che impegnano i servizi diplomatici britannici in Italia, sarei molto grato qualora si potrebbe fornire un cortese cenno di riscontro alla richiesta del Sig. Zonch. Si tratta infatti di una vicenda giuridica complessa, risalente all’amministrazione di Trieste (Zona A) da parte del Governo Militare Alleato.

Mi permetto, ad ogni buon fine e per completezza dell’informazione, di accludere la lettera del Sig. Zonch inviata al Console generale del Regno Unito a Milano.

Lo Studio Legale Mangazzo di Roma è in possesso di tutta la documentazione pertinente la costruzione del “complesso condominiale di via Margherita n.4. 4/1, 4/2 e 4/3” a Trieste che consente una ricostruzione puntuale dell’ “iter Amministrativo 1949-1954 intercorso tra G.M.A. e Provincia di Trieste” e che mette a disposizione dei Suoi Uffici per un riscontro a conforto delle legittime rivendicazioni degli inquilini.

Ringrazio fin d’ora per la cortese attenzione e per quanto potrà fare. Sono disponibile, se lo riterrà opportuno, ad un incontro che possa meglio chiarire la vicenda.

Voglia credere, Signor Ambasciatore, ai sensi della mia più alta considerazione.

Aris Prodani
Deputato della XVII Legislatura
Camera dei Deputati
Roma

B. RISPOSTA DELL’AMBASCIATA UK DEL 10 MARZO 2015
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C. REPLICA ALL’AMBASCIATA DEL 16 MARZO 2015

S.E. Christopher Norman Russell Prentice,
Ambasciatore straordinario e plenipotenziario
Ambasciata del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord in Italia
R O M A

Roma, 16 marzo 2015

Ill.mo Signor Ambasciatore,

RingraziandoLa per l’interesse dimostrato nella Sua lettera del 10 marzo u.s., vorrei porre alla Sua attenzione alcune osservazioni in merito alla vicenda giuridica posta dal Sig. Bruno Zonch.

In virtù del Trattato di Pace del 1947, la Commissione Alleata di controllo cessò di esistere nel dicembre 1947, ma il territorio comprendente l’area di Trieste fu amministrato dal Governo Militare Alleato del Territorio Libero di Trieste (GMA) dal 15 settembre 1947 al 26 ottobre 1954.

Non può quindi trattarsi di una questione legata all’applicazione e interpretazione di norme italiane in quanto le disposizioni a cui si fa riferimento risalgono all’amministrazione del GMA, mentre la sovranità italiana è subentrata solo in una fase successiva.

Le disposizioni in questione – più precisamente gli ordini n. 117/49, n. 222/49 e n. 150/50 – avevano già concluso il proprio iter amministrativo il 1 ottobre 1954, con la pubblicazione nella “gazzetta del governo militare” n. 19 pag. 13. Risulta quindi di non facile comprensione per quale motivo le autorità giudiziarie italiane sarebbero deputate a interpretare delle norme – non italiane – risalenti all’amministrazione anglo-americana del GMA.

Comunque, come già indicato nella lettera inviata lo scorso agosto dal Signor Zonch, in qualità di rappresentante degli interessi degli abitanti dei palazzi di Via Margherita numero 4, 4/1, 4/2 e 4/3 a Trieste, lo stesso signor Zonch ha reperito tutta la documentazione relativa al caso presentato presso l’Archivio di Stato di Trieste.  Il fascicolo completo è depositato presso lo studio dell’avvocato Mangazzo di Roma.

Pertanto, sarebbe molto gradito qualora il Sig. Ambasciatore volesse loro accordare un incontro al fine di visionare i documenti in loro possesso e poter, con il Suo aiuto, dirimere la questione.

Come avrà di certo potuto comprendere, la situazione dei quaranta inquilini di Via Margherita e dei loro eredi si fa giorno dopo giorno più critica, in quanto essi risulterebbero già proprietari degli alloggi loro concessi ( in base agli ordini del GMA N. 117/49, 222/49, N. 150/50 e degli avvisi N. 15 dd. 09.06.1949 e n. 26 dd. 29.09.1949 e della lettera di riferimento AMG/FTT/PS/501  dd. 31.12.1949 ) ma costretti o a riacquistare gli immobili di cui sarebbero già proprietari dal 2002 o ad essere sfrattati.

Trattandosi di una situazione paradossale ed interessando persone con un’età media elevata, credo che l’interessamento da parte delle istituzioni competenti, tra le quali il governo britannico, debba rivestire una eccezionale priorità.

Confidando in una Sua pronta risposta, Le invio i miei più cordiali saluti.

Aris Prodani

Deputato XVII Legislatura
Segretario X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo
Roma

 

3. LETTERA DEI CONDOMINI DI VIA MARGHERITA INVIATA NELL’AGOSTO 2014 AL CONSOLATO GENERALE USA E GB

Trieste, 27 agosto 2014

A Sua Eccellenza il Console

Consolato Generale Britannico

20121 M I L A N O

Via S. Paolo, 7

 

A Sua Eccellenza il Console

Consolato Generale degli Stati Uniti d’America

20121 M I L A N O

Via Principe Amedeo 2/10

Oggetto: mancato riconoscimento da parte della Provincia di Trieste del diritto di proprietà degli inquilini degli stabili di vai Margherita costruiti con il contributo concesso dal G.M.A. nel 1949  

Sono Zonch Bruno rappresento gli inquilini degli stabili di via Margherita n. 4, 4/1, 4/2 e 4/3 in Trieste e mi rivolgo – come ultima istanza alle Vostre Eccellenze in quanto rappresentanti delle potenze che   a suo tempo – dal 1947 al 1954 – componevano il Governo Militare Alleato – Zona Britannico- Americana del Territorio Libero di Trieste.

Trattasi di alloggi costruiti secondo gli Ordini n. 117/49, 222/49, 150/50 della lettera rif. AMG/FTT/PS/501 di data 31.12.1949 dell’ Avviso n. 15 di data 09.06.1949 emessi dal Governo Militare Alleato come “provvedimenti per la ripresa delle costruzioni edilizie entro la zona Britannico – Americana   sul Territorio Libero di Trieste (T.L.T.) affinché riprendesse l’attività di ricostruzione e con essa la disponibilità di alloggi per i meno abbienti, che prevedevano dopo 50 anni il trasferimento della proprietà degli alloggi agli inquilini.

Sono qui a chiedere un Vostro benevolo e quanto mai utile interessamento per una situazione paradossale – in quanto gli inquilini teoricamente già dal 2002 proprietari degli alloggi – e tragica – in quanto la Provincia di Trieste dichiaratasi proprietaria degli stessi si appresta a venderli agli inquilini stessi ad un prezzo che va dai 70 mila ai 100 mila euro; il che rischia di mettere sul lastrico una quarantina inquilini per la maggior parte pensionanti   ultraottantenni con pensioni minime.

A corredo di quanto affermato, mi permetto di allegare un articolo riassuntivo sull’argomento diffuso a mezzo stampa, i cui documenti richiamati dallo stesso e ulteriore documentazione esaustiva, frutto di una minuziosa ricerca presso l’Archivio di Stato di Trieste, sono in mio possesso e che sono pronto ad esibire a sostegno di quanto rivendicato a buon diritto dagli inquilini.

Ci troviamo in un vero e proprio pantano dal quale con le nostre povere forze, inascoltati, non riusciamo a farci ascoltare dalle Autorità che palesemente, impunemente calpestando i nostri diritti ci buttano sul lastrico.

Trattasi, come evidenziato, di un dramma per gli inquilini che si consuma nell’ indifferenza, nella prevaricazione, nell’arroganza con logoranti vessazioni da parte delle Istituzioni contro le quali gli inquilini sono stati – nel tempo – costretti a misurarsi e che vista la loro fragilità dovuta all’età – hanno causato in essi forti depressioni, ansie, un mal vivere nel vedersi portar via la casa che è il “bene della vita”, a fronte di un futuro quanto mai incerto; condizioni che se non al più presto superate o chiarite potrebbero portare a danni fisici e psichici di notevole portata.

Non sono queste rappresentazioni esagerate di uno status fisico-psicologico del mal vivere degli inquilini per le vicende citate, ma condizioni che continuano a peggiorare che non possono essere superate fintanto che i diritti calpestati non verranno rispettati.

Sufficiente e determinante sarebbe una dichiarazione da parte del Vostro Ufficio Legale che – dichiari che in base ai documenti a suo tempo emessi dal Governo Militare gli inquilini degli stabili di via Margherita n. 4, 4/1, 4/2 e 4/3 dopo 50 anni – sono proprietari degli alloggi loro assegnati con deliberazione n. 689/52 della Provincia di Trieste approvata dal G.M.A.

Certo di un cortese cenno di ricevuta della presente, essendo anche certo che la mia richiesta di una Vostra dichiarazione in tal senso risulterebbe determinante e risolutiva del problema, porgo deferenti saluti.

Zonch Bruno

Articolo pubblicato sulla stampa

Giustizia mancata – la saga continua! Non si coglie ancora il senso?

di Ljubomir Stelè (Mirco) scritto il 14. Agosto 2014

Cari cittadini italiani, per conoscere tutti infiniti casi di Giustizia mancata forse non è sufficiente l’enciclopedia Treccani, ma questa storia ha davvero dell’incredibile e per cogliere meglio il senso del mio articolo “Giustizia mancata o forse NO?…….Caso reale!” scritto il 21. Luglio 2014, dopo ulteriore approfondimento con la già citata persona speciale bene informata, preciso di seguito alcuni dati ed elementi per motivare meglio la richiesta dei cittadini triestini dipendenti della Provincia di Trieste per ottenere riconosciuto il diritto di proprietà all’immobile di cui sono stati assegnatari nel 1952.

Dopo la IIa Guerra mondiale nei territori del Nord-Est e precisamente ai confini con la Jugoslavia veniva creata una zona il T.L.T. Territorio Libero di Trieste. Precisamente con il Proclama N° 1 di data 15. Settembre 1947 tutti i poteri di Governo ed Amministrativi nella Zona T.L.T. in cui erano di stanza Forze britanniche ed americane, come pure la giurisdizione sugli abitanti della Zona stessa furono attribuiti al Comandante Maggiore Generale T.J.W.Winterton e tali poteri furono in vigore fino al 26. Ottobre 1954 ore 10.00. La denominazione ben nota ai cittadini triestini Headquarters Allied Military Government British-United States Zone Free Territory of Triest Department of Public Services ossia Governo Militare Alleato Zona Britannico Americana Territorio Libero di Trieste – Abbr. G.M.A. T.L.T..

Il Governo Militare Alleato si è prodigato a ricostruire il patrimonio edilizio. A tale scopo ha emanato Ordini N° 117/49 in data 25.Maggio 1949 a firma di Generale di Brigata S.U. – Direttore Generale per gli Affari Civili Ridgely Gaither e N° 222/49 in data 30. Novembre 1949 a firma di Generale di Brigata S.U. – Direttore Generale per gli Affari Civili Ridgely Gaither (Ordini-Leggi del G.M.A. pari alle Leggi Italiane mai decretati come superati o decaduti e con il subentro dell’Italia nel 1954 totalmente automaticamente recepite dalla Legislazione italiana) per dettare le modalità per la costruzione di immobili residenziali con finanziamento a fondo perduto e con eventuali integrazioni a carico di Enti costituiti allo scopo e cioè Cooperative tra i dipendenti degli Enti (Comuni o Provincie) affinchè con opportune graduatorie i relativi soci potevano godere del diritto in proprietà dell’abitazione per sé e familiari. La modalità per la costruzione di immobili siti in Via Margherita 4,4/1-2-3 a Trieste è stata la seguente: Costituzione della cooperativa tra i dipendenti della Provincia di cui erano soci tutti i dipendenti dell’Amministrazione provinciale (art. 2 dello Statuto della Coop.), tramite una graduatoria venivano individuati N° 40 dipendenti della Provincia di Trieste.

La formula del finanziamento integrativo di Lit. 33.000.000.- a fronte del contributo a fondo perduto del G.M.A. di Lit. 52.000.000.- (costo complessivo terreno più costruzioni Lit. 85.000.000.-) prescelta dalla Cooperativa tra i dipendenti della Provincia in base all’ art. V° dell’Ordine n. 117/49 e art. 1 dell’Ordine 222/49 disposizione del G.M.A. era la formula di patto di futura vendita recepito:

*dalla Provincia di Trieste con deliberazione n. 689/D/52 di data 25. Marzo 1952 avente per oggetto: “Affittanza di quaranta alloggi delle nuova case costruite dalla Provincia per i propri dipendenti in via Margherita”

*dall’art. 2 lett. c) dello Statuto della Cooperativa “che ha per scopo“ l’assegnazione in proprietà ai Soci di appartamenti aventi le caratteristiche suddette e nel limite dei vani previsti dall’art. 49 del precitato T.U.

*dall’art. 4 lett. e) dello Statuto della Cooperativa dove “i soci sono obbligati a pagare anticipatamente puntualmente le rate per l’acquisto in proprietà della casa assegnata nei termini e nei modi fissati nell’atto di assegnazione e nel contratto di mutuo edilizio individuale”

Il finanziamento integrativo di Lit. 33.000.000.- veniva coperto con mutuo cinquantennale – 50 anni – il cui rateo annuale di Lit. 1.406.912- più Lit. 850.000.- annuali per spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, imposte e tasse, ecc….erano a carico dei soci della Cooperativa che vi provvedevano con quote mensili come canone di locazione (con patto di futura vendita o rata per l’acquisto in proprietà della casa assegnata) per il periodo della durata del mutuo.

La deliberazione della Provincia di Trieste n. 1308/D/52 del 17.Giugno 1952 modifica la graduatoria deliberata con la delibera n. 689/D/52 di data 25.Marzo 1952 dei richiedenti l’assegnazione degli alloggi, in seguito al ricorso di due candidati, rendendo così la graduatoria definitiva e ai primi 40 dipendenti della Provincia di Trieste veniva assegnato l’alloggio in Via Margherita con l’applicazione del canone di locazione con patto di futura vendita stabilito dall’Art. V° dell’ordine n. 117/49 e dall’art. I° dell’Ordine n. 222/49 del G.M.A..

Infatti la Provincia di Trieste AMG-FTT stipula in data 25. Giugno 1952 Rep. 3866 mercoledì in persona del Segretario Generale della Provincia di Trieste in presenza del Presidente della Provincia di Trieste e l’inquilino dipendente della provincia di Trieste in esecuzione della deliberazione n. 1308/D/52 di data 17. Giugno 1952 (Nota: delibera esplicitamente citata nel contratto!!), dichiarato immediatamente eseguibile a norma dell’art. XII dell’ordine n. 174 di data 11.Agosto 1949 del G.M.A. il CONTRATTO di LOCAZIONE e CONDUZIONE con validità dal 1.Luglio 1952 con tacita proroga di anno in anno fissando le modalità di conduzione.

In base allo Statuto della Cooperativa tra i dipendenti della Provincia di Trieste ed in base ai Regolamenti emanati nel caso di decesso del dipendente della Provincia poteva subentrare il coniuge. Infatti la Provincia di Trieste in presenza del Dirigente del Settore Finanze dell’Amministrazione Provinciale di Trieste e la vedova del dipendente in data 27. Aprile 1999, Rep. 7664/99, premesso che con contratto Rep. 3866 del 25.06.1952 la Provincia di Trieste dava già in locazione al marito l’alloggio dal 1. Luglio 1952, stipula il subentro della vedova al contratto di locazione al defunto marito con decorrenza 1.Luglio 1999 con scadenza prevista al 31.12.2002, salvo proroghe ai sensi di Legge.

Quindi in base ai CONTRATTI stipulati con la Provincia di Trieste in virtù agli Ordini del G.M.A., pagato regolarmente il canone di locazione con patto di futura vendita 1952-2002, per tutta la durata prevista di 50 anni, si è concretizzata la condizione per cui la proprietà doveva essere intestata al socio della Cooperativa dei dipendenti della Provincia di Trieste assegnatario dell’alloggio o ai suoi eredi come lo Statuto della Cooperativa prevede ed il quale la Provincia di Trieste da un certo punto in poi non ha più applicato.

E’ evidente che dalla Delibera N° 689/D del 25 marzo 1952 e Delibera N° 1308/D del 17.Giugno 1952 in poi si sono susseguite a cura della Provincia di Trieste altre Delibere, Regolamenti e decisioni non sempre conformi al patto originale di futura vendita che discende dalle LEGGI del GOVERNO MILITARE ALLEATO e poi la REPUBBLICA ITALIANA. Le Leggi del G.M.A. (leggi Ordini) prevalgono su qualsiasi Delibera o Regolamento dell’Ente locale non conforme alla legge originaria. Comunque la lettura dei Documenti e Ordini e dei Contratti stipulati con gli inquilini assegnatari degli alloggi nel 1952 in poi dimostra chiaramente l’intenzione di riconoscere la proprietà alla scadenza del periodo di 50 anni a condizione di rispettare le clausole. Quindi agli inquilini o loro eredi aventi diritto a cura della Provincia di Trieste va formalizzata l’iscrizione della proprietà al Tavolare ossia al Catasto edilizio urbano di Trieste sin dal 2002.

Il problema riguarda un gruppo di cittadini ossia dipendenti o ex dipendenti della Provincia di Trieste. Alla luce delle prospettate modifiche amministrative della Repubblica Italiana ossia l’eliminazione delle Provincie rende il problema ancora più pressante.

Spero che il riassunto sia conforme a quanto raccontato dalla persona speciale che ho avuto modo di incontrare e conoscere meglio. La documentazione è a disposizione per chi desidera approfondire i temi esposti.

Ora si coglie il senso o NO dell’esposizione? Si reclama la PROPRIETA’ ovvio!

Il percorso giustiziario pare per nulla facile, ma gli elementi di base sopra riportati portano a ipotizzare che qualcosa di anomalo è veramente accaduto nel dopoguerra sul Territorio Libero di Trieste (T.L.T.) e negli anni successivi con il subentro della Repubblica Italiana e chiama ancora giustizia vera.

Per ulteriori indicazioni vedi articolo: “Giustizia mancata o forse NO….. Caso reale!”

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