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Prodani: Ezit, necessario un intervento – Interrogazione del 08 ottobre 2015   Leave a comment

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Prodani
Al ministro dell’Economie e Finanze e al Ministro dello Sviluppo Economico
-per sapere
-premesso che:

 l’Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT), è un ente pubblico non economico, un unicum a livello nazionale, istituito con l’Ordine 66/1953, emanato dal Governo Militare Alleato  con lo scopo di infrastrutturare e cedere a prezzi calmierati i terreni industriali durante il difficile periodo del secondo dopoguerra del territorio triestino. L’EZIT è disciplinato dalla Legge Regionale del Friuli Venezia Giulia n. 25 dd. 01.10.2002 e promuove lo sviluppo delle attività industriali, economiche e di servizi nell’ambito dell’agglomerato industriale di interesse regionale;
da articoli di stampa del mese di agosto si apprendeva che, entro la fine del prossimo novembre, l’Ente avesse dovuto fare fronte ad una cartella esattoriale dell’importo di 9 milioni e 200 mila euro, relativa al  mancato pagamento delle tasse sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di terreni e fabbricati, contestate dall’Agenzia delle Entrate e risalenti alla seconda metà degli anni settanta;
si apprendeva anche che EZIT si sarebbe difesa sostenendo che l’ordine 66/1953 all’art. 33 avesse equiparato l’Ente ad un organo statale ed esentato dal versamento di qualsiasi imposta  e che nel corso degli anni i vertici Ezit avessero sostenuto l’impossibilità di stimare il valore iniziale di questi beni e conseguentemente la plusvalenza ottenuta dalla loro vendita;
con l’interrogazione n. 4-10396, l’interrogante aveva già trattato le difficile situazione dell’Ente chiedendo al Ministro dell’Economia e Finanze quali provvedimenti avesse voluto adottare per far fronte alle spese derivanti dal procedimento finanziario e se avesse ritenuto opportuno fornire un’interpretazione certa della normativa per risolvere l’intera questione relativa ai contenziosi tributari tra istituzioni pubbliche ( EZIT e Agenzia delle Entrate);
da un articolo de Il Piccolo del 27 settembre scorso, si apprende che Equitalia Nord, abbia notificato a 23 aziende dell’area industriale, affittuarie dell’EZIT, un atto di pignoramento di crediti verso terzi, per cui le aziende dovranno pagare il canone non più all’Ezit ma direttamente  all’ente di riscossione;
da un successivo articolo del 29 settembre, si viene a sapere di ulteriori 6 notifiche di pignoramento di affitti dovuti all’Ente e da un articolo del 1 ottobre dell’avvio anche  delle procedure ipotecarie sui beni immobili dell’Ezit a garanzia della maxi cartella, lasciando l’Ente privo di risorse finanziarie indispensabili per la gestione e sopravvivenza dello stesso;
nell’ultimo articolo viene riportato che il Presidente dell’Ente, Stefano Zurban, abbia fatto sapere del procedimento di  verifica, da parte degli gli Uffici, delle particelle interessate all’ipoteca per stimarne il valore, che ammonterebbe, sempre secondo Zurban, in 17-18 milioni, il doppio del debito tributario;
inoltre, si apprende che la Presidente della Regione FVG, Debora Serracchiani, abbia incontrato i vertici di Equitalia per avere notizie sulla procedura in corso e capire se ci siano margini di miglioramento in vista dell’Udienza davanti alla Commissione Tributaria di Trieste fissata per il prossimo 24 novembre;
l’attuale situazione finanziaria dell’EZIT, a parere dell’interrogante desta notevoli preoccupazioni soprattutto perchè la legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 3/2005, nota come Rilancimpresa, nell’ottica dello sviluppo dei sistemi produttivi locali ha  previsto il riordino dell’Ezit attribuendogli un ruolo importante nel rilancio dell’economia regionale:- – quali provvedimenti anche normativi urgenti intendano adottare per sanare le finanze dell’EZIT e quale sia la tempistica;
– se non ritengano di dover provvedere a chiarire in maniera definitiva la natura dell’Ente in considerazione dell’Ordine 56/1953 del Governo Militare Alleato.

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