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Priorità e priorità [ brevi ] 06 ottobre 2016   Leave a comment

​Non sono d’accordo con chi dice ” eh…ma no i ga altro de cui ocuparse?..”

Certo, di cose ce ne sarebbero. Ma ognuno ha le proprie priorità. 

E diventa chiaro con chi si ha a che fare.

Pubblicato 6 ottobre 2016 da Aris Prodani in 2016, brevi, Trieste

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Bavaglio all’aula sulla Ferriera – Il Piccolo 3 aprile 2016   Leave a comment

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Turismo: necessario cambio di rotta – Autotutela 18 aprile 2014   Leave a comment

«Sul turismo è necessario un radicale cambio di rotta. Il nostro Paese deve gettare delle basi solide per consentire all’industria turistica non solo di resistere alle difficoltà dell’attuale congiuntura, ma di diventare anche un traino per l’intera economia italiana. Tutto questo deve nascere da una reale consapevolezza delle potenzialità di tutta la filiera ed essere seguita da idee chiare, programmi condivisi, tempistiche certe ed investimenti opportuni».Con queste parole il deputato triestino Aris Prodani introduce la mozione, approvata dalla Camera dei deputati, con la quale il Movimento 5 Stelle chiede precisi impegni sul turismo al governo Renzi.«Analizzando accuratamente gli effetti causati dalla riforma del Titolo V del 2001 – spiega Prodani -, risulta imprescindibile una chiara e precisa riorganizzazione delle competenze tra Stato e Regioni che individui un coordinamento condiviso ed equilibrato nei metodi, negli obiettivi, nelle strategie e nell’utilizzo delle risorse. Per l’elaborazione di una politica integrata e organica su questa materia, bisogna infatti puntare su un ministero titolare che deve diventare l’unico referente istituzionale. La capacità organizzativa delle Regioni resta fondamentale – aggiunge il portavoce M5S – soprattutto per la pianificazione delle attività sul territorio. Sforzo organizzativo che deve essere accompagnato da strumenti operativi efficaci ed efficienti»«Al nuovo ruolo di Enit e del portale Italia.it, quali fulcro della proposta promo commerciale turistica, bisogna affiancare una politica di sostegno, di semplificazione burocratica e di incentivo all’investimento e alla ricerca, identificabile con la visione del territorio come un unico distretto turistico nazionale – ricorda Prodani -. Devono essere favorite le costituzioni di reti di imprese, valorizzate e personalizzate tutte le categorie di turismi presenti nel paese, coinvolgendo i portatori di interessi attorno a strategie condivise».La mozione, che vede come primo firmatario Prodani e che è stata sottoscritta anche dai deputati M5S Mucci, Da Villa, Crippa, Della Valle, Fantinati, Vallascas, Petraroli, Nuti e Rostellato, indica anche alcune iniziative che il governo Renzi è chiamato a prendere nel più breve tempo possibile. «Tra gli impegni indichiamo precise azioni dell’esecutivo nella risoluzione di questioni irrisolte che hanno lasciato alcuni operatori, come per esempio le guide turistiche e i concessionari demaniali, nella più assoluta incertezza – spiega il segretario della Commissione Attività produttive della Camera -.Vogliamo infine che si investa con forza nel turismo accessibile, troppo a lungo sottovalutato come diritto fondamentale, e sul quale non è più possibile derogare».

Qui di seguito il testo integrale della mozione, alla cui predisposizione ha contribuito anche AUTOTUTELA per quanto ad alcuni aspetti particolarmente importanti per gli Agenti di Viaggio riportati, nel testo, in grassetto.  
Mozione alla CAMERA DEI DEPUTATI 1_00397
http://autotutela.net/newsite/abusivismo/mozione-camera-dei-deputati/

“Turismo: Prodani invoca un cambio di rotta” Il Piccolo 17 aprile 2014   Leave a comment

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Turismo, approvata la mozione del M5S. Prodani :«Necessario un radicale cambio di rotta» Comunicato stampa dd 15 aprile 2014   Leave a comment

«Sul turismo è necessario un radicale cambio di rotta. Il nostro Paese deve gettare delle basi solide per consentire all’industria turistica non solo di resistere alle difficoltà dell’attuale congiuntura, ma di diventare anche un traino per l’intera economia italiana. Tutto questo deve nascere da una reale consapevolezza delle potenzialità di tutta la filiera ed essere seguita da idee chiare, programmi condivisi, tempistiche certe ed investimenti opportuni». Con queste parole il deputato triestino Aris Prodani introduce la mozione, approvata oggi pomeriggio, con la quale il MoVimento 5 Stelle chiede precisi impegni sul turismo al governo Renzi.

«Analizzando accuratamente gli effetti causati dalla riforma del Titolo V del 2001 – spiega Prodani -, risulta imprescindibile una chiara e precisa riorganizzazione delle competenze tra Stato e Regioni che individui un coordinamento condiviso ed equilibrato nei metodi, negli obiettivi, nelle strategie e nell’utilizzo delle risorse. Per l’elaborazione di una politica integrata e organica su questa materia, bisogna infatti puntare su un ministero titolare che deve diventare l’unico referente istituzionale. La capacità organizzativa delle Regioni resta fondamentale – aggiunge il portavoce M5S – soprattutto per la pianificazione delle attività sul territorio. Sforzo organizzativo che deve essere accompagnato da strumenti operativi efficaci ed efficienti».

«Al nuovo ruolo di Enit e del portale Italia.it, quali fulcro della proposta promo commerciale turistica, bisogna affiancare una politica di sostegno, di semplificazione burocratica e di incentivo all’investimento e alla ricerca, identificabile con la visione del territorio come un unico distretto turistico nazionale – ricorda Prodani -. Devono essere favorite le costituzioni di reti di imprese, valorizzate e personalizzate tutte le categorie di turismi presenti nel paese, coinvolgendo i portatori di interessi attorno a strategie condivise».

La mozione, che vede come primo firmatario Prodani e che è stata sottoscritta anche dai deputati M5S Mucci, Da Villa, Crippa, Della Valle, Fantinati, Vallascas, Petraroli, Pinna e Rostellato, indica anche alcune iniziative che il governo Renzi è chiamato a prendere nel più breve tempo possibile. «Tra gli impegni indichiamo precise azioni dell’esecutivo nella risoluzione di questioni irrisolte che hanno lasciato alcuni operatori, come per esempio le guide turistiche e i concessionari demaniali, nella più assoluta incertezza – spiega il segretario della Commissione Attività produttive della Camera -. Vogliamo infine che si investa con forza nel turismo accessibile, troppo a lungo sottovalutato come diritto fondamentale, e sul quale non è più possibile derogare».

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«Per il Comune è chiusa la questione Tlt» Il Piccolo 09 ottobre 2013   Leave a comment

In Municipio c’era chi si sentiva in obbligo di mettere “in guardia” i concittadini dalle sirene del Tlt. Della serie: occhio all’obiezione fiscale, e via dicendo. Da lunedì, a quanto pare, la remora non c’è più.
Per il Consiglio comunale, dopo la risposta del viceministro degli esteri Marta Dassù all’interrogazione del deputato pentastelle Aris Prodani, il caso è chiuso. Paolo Rovis ha anticipato ieri che nella Conferenza dei capigruppo di oggi – nella quale si sarebbe dovuta cercare alla presenza di Roberto Cosolini una mozione condivisa sul caso Tlt, con tanto di presa di posizione del sindaco stesso – ritirerà la sua richiesta, all’aula nella sua interezza, di occuparsi della questione. Il presidente del Consiglio comunale Iztok Furlanic, che presiede pure la Conferenza dei capigruppo, pur intendendo aspettare la riunione odierna nel rispetto delle procedure, ha già fatto sapere a propria volta ieri che “benedirà”, come la «soluzione migliore», se sarà effettivamente questa, la scelta di Rovis.
«Mi sembra evidente – così il neocapogruppo del Pdl – che siano venuti meno, dopo la risposta del viceministro Dassù all’onorevole Prodani, i motivi per i quali avevo chiesto che la popolazione fosse informata sulle conseguenze di eventuali comportamenti. Credo che ai cittadini siano arrivate risposte chiare. Poi, chi vuole, agisca come meglio ritiene, però quanto meno sarà stato avvertito. Il discorso per me è quindi chiuso. Il mio obiettivo era, appunto, quello di poter dare alla gente un’informazione istituzionale certa. La cosa la ritengo assolta».
«Per il momento – ha messo le mani avanti nel pomeriggio di ieri Furlanic – agli atti del Consiglio comunale resta l’ordine del giorno della Conferenza dei capigruppo che prevede la trattazione di una mozione condivisa, anche davanti al sindaco. Tale scaletta cambierà ovviamente all’atto della comunicazione ufficiale delle sue intenzioni da parte di Rovis. Detto questo, prendo atto che si tratta della soluzione migliore, così come prendo atto che finalmente è arrivata una comunicazione esaustiva in tal senso da parte del governo nazionale. Poi è ovvio che anche questa ennesima dichiarazione non servirà a cambiare idea in chi è convinto che il Tlt è realizzabile. Ognuno a questo punto è responsabile delle cose in cui crede, specie dopo che il governo ha smentito categoricamente determinate teorie». Proprio stamani alle 10, in concomitanza con la discussione al Tar del ricorso di 57 triestini che chiedono l’annullamento delle ultime elezioni regionali poiché svolte «in violazione del diritto internazionale», è annunciato un sit-in in piazza Unità dei sostenitori del Tlt.(pi.ra.)

Centrale termoelettrica di Monfalcone , mozione del MoVimento 5 Stelle. Prodani: «Urgente uno studio epidemiologico sulla diffusione di patologie respiratorie e di forme tumorali» Comunicato stampa del 01 luglio 2013   Leave a comment

«Il Governo Letta deve realizzare urgentemente uno studio epidemiologico sulla diffusione di patologie respiratorie e di forme tumorali nelle province di Gorizia e Trieste, interessate dalle emissioni della Centrale termoelettrica di Monfalcone, della Ferriera di Servola e dello stabilimento chimico di Torviscosa». La richiesta è contenuta in una mozione presentata nei giorni scorsi dai deputati del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani e Walter Rizzetto, firmata anche dai deputati Pinna, Currò, Grande, Rostellato, Cominardi, Bechis, D’Ambrosio, Vallascas, Cecconi, Da Villa e Mucci

«Lo studio va realizzato d’intesa con gli organi regionali preposti e deve riguardare, nello specifico, l’incidenza in queste aree del cancro al seno degli aborti spontanei – aggiunge Prodani -. L’impianto di Monfalcone, per esempio, sorge in una città densamente abitata e, a causa della presenza del vicino aeroporto, presenta una ciminiera relativamente bassa, 150 metri contro lo standard di 250 metri. Questo determina, in periodi di alta pressione, che il particolato e le polveri ricadano spesso sulle zone abitate, aumentando esponenzialmente il livello di pericolosità dell’impianto stesso».

«Il livello d’inquinamento e le ripercussioni sulla salute costituiscono una seria preoccupazione per i residenti, malgrado la società A2A abbia più volte affermato che le emissioni della ciminiera sono costantemente monitorate e rientrano nei parametri imposti dalla legge – ricorda il deputato M5S -. Come ha recentemente ricordato la stampa locale, Monfalcone si è piazzata, inoltre, al secondo posto in Italia dopo Taranto per quantità di diossina emessa nell’aria, pur nel rispetto del limite di legge senza però che siano state rese note eventuali analisi di idoneità ad uso civile ed agricolo».

«Paradossalmente – sottolinea Prodani – davanti all’immobilismo delle autorità, l’imprenditore e presidente della Società Bulloneria Europea (Sbe) Alessandro Vescovini ha commissionato, a proprie spese, a un’importante Università del Nord Italia uno studio che si prefigge di verificare il bioaccumulo lichenico dei metalli pesanti nelle aree circostanti all’impianto. Uno studio, va sottolineato, non previsto nella procedura AIA concessa dal Ministero dell’Ambiente nel 2009. Questo tipo di analisi – spiega – è molto utile invece per capire il grado di contaminazione, sia quantitativa che qualitativa, del territorio causata dalla presenza della Centrale. Si tratta del primo passo per individuare le aree a maggiore concentrazione di inquinanti e poter stabilire una correlazione con l’incidenza di neoplasie nella popolazione residente».

«È inaccettabile – conclude Prodani – che non siano le istituzioni ma un privato cittadino a commissionare uno studio che dovrebbe essere la base per una concessione di autorizzazione ambientale».